Chirurgia maxillo facciale

Con chirurgia maxillo facciale si intende la branca della chirurgia plastica ricostruttiva specializzata nella diagnosi e trattamento di patologie che riguardano cranio, viso, bocca e collo.

In Italia il chirurgo plastico che si occupa di chirurgia maxillo facciale lavora in un campo della chirurgia e ha un ambito di azione molto ampio, che va dalla chirurgia dento-alveolare alla rimozione di cisti o tumori, dalla chirurgia estetica del viso alle fratture di mandibola e mascella fino alla chirurgia ortognatica e alla riparazione di malformazioni come il labbro leporino.

Ci sono poi operazioni di chirurgia ricostruttiva maxillo-facciale più complesse e anche durata, tempi di guarigione e recupero variano a seconda dell’intervento chirurgico. Grazie a strumentazioni complesse e alla capacità dei chirurghi attuali si tratta di interventi che nella maggior parte dei casi si concludono con successo e con risultati positivi per il paziente.

Chirurgia maxillo facciale

Cosa è la chirurgia maxillo facciale

Come detto si tratta della specializzazione chirurgica che diagnostica e cura patologie a carico di cranio, viso, bocca, mascella, mandibola e collo. In Italia e in Europa il chirurgo che si occupa di chirurgia maxillo facciale è un chirurgo plastico a tutti gli effetti, mentre in altri Paesi (Stati Uniti, Canada, Australia e Israele) questa disciplina è una branca dell’odontoiatria.

Come detto chi si occupa di chirurgia del viso è chiamato chirurgo maxillo facciale e al pari dei trattamenti effettuati dal chirurgo plastico per il seno a Roma , si tratta di uno dei professionisti più richiesti.

Quali sono i campi di azione della chirurgia di viso e bocca?

Tanti e diversi sono i campi di azione di questa tecnica chirurgica e tra questi rientrano:

  • Operazioni di chirurgia ai denti come la rimozione dei denti inclusi, l’installazione di protesi e impianti dentari, la cura di granulomi dentali e ascessi;
  • Operazioni di rimozione di cisti o tumori al viso, sulla bocca, sulla mascella o sulla mandibola;
  • Biopsie di cisti e tumori con sede in bocca;
  • Cura di fratture alla mandibola o mascella;
  • Operazioni all’articolazione temporo-mandibolare;
  • Correzioni di forma e dimensioni delle ossa facciali;
  • Operazioni di chirurgia ortognatica, che cura le anomalie e disfunzioni della mascella;
  • Ricostruzione di parti del volto;
  • Riparazione chirurgica di malformazioni alla bocca congenite e acquisite e di malformazioni della volta cranica.

Questa branca della chirurgia comprende tutte le operazioni di chirurgia estetica che hanno per oggetto il volto. Tra le più comuni citiamo l’otoplastica, la blefaroplastica, la rinoplastica e la liposuzione del collo. Si tratta di operazioni anche molto invasive e delicate oltre ad interventi meno complessi ed invasivi e in ogni caso è importante rivolgersi ad un chirurgo esperto.

Rischi e controindicazioni all’intervento

La chirurgia al volto ha gli stessi rischi di ogni altra pratica chirurgica, compresa la chirurgia seno a cui si aggiungono una serie di rischi specifici collegati al tipo di intervento. Anche le controindicazioni dipendono dal trattamento e in alcuni casi sono minime, in altri possono compromettere le condizioni di salute del paziente.

Tuttavia, la chirurgia facciale permette di ottenere importanti risultati dati i continui progressi di questa tecnica medica e chirurgica. Oggi il chirurgo plastico ha a disposizione strumenti pratici e efficienti e la maggior parte degli odierni interventi di chirurgia ricostruttiva e estetica al viso si risolvono positivamente.

Pochi sanno che tra gli interventi di chirurgia maxillo facciale c’è anche la chirurgia ortognatica, che corregge le anomalie della mascella superiore e inferiore. In caso di squilibrio delle strutture ossee compaiono malocclusioni che compromettono funzionalità ed estetica della bocca con inconvenienti sia dal punto di vista della masticazione del cibo, sia nell’aspetto estetico.

In altri casi l’intervento maxillo facciale è necessario per risolvere una malocclusione e un problema di combaciamento dei denti, già a partire dai 14-15 anni. Oggi non esistono apparecchi che correggono la posizione delle ossa e per questo l’intervento prevede lo spostamento chirurgico del mascellare superiore o della mandibola con miglioramenti funzionali e estetici. Si tratta di un intervento fatto in anestesia generale e a cui seguono 2 o 3 giorni di degenza.

In tutti i casi è importante rivolgersi a un esperto di questa branca della chirurgia se si vogliono ottenere risultati visibili, duraturi e di lungo periodo.

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